domenica 17 novembre 2013

pasta garofalo

                                                                                                        

                                                                         
Nata, come tutte le scoperte geniali, da un’intuizione e da una necessità, quella di garantirsi scorte alimentari di cibi che non si deteriorassero, la pasta secca pare sia figlia dell’ingegno arabo, anche se leggende, interpretazioni e letture ne spostano di volta in volta l’origine dall’Italia fino alle coste africane. 
Fino al XVII secolo alimento poco diffuso e di contorno, a seguito della carestia che colpì il Regno di Napoli nella prima metà del ‘700, divenne un alimento fondamentale per le sue qualità nutritive e per la contemporanea invenzione, dettata ancora una volta dalla necessità, del torchio meccanico (a Napoli lo chiamavano appunto Ngegno), che consentiva di produrre pasta a basso costo pressando l'impasto di acqua e semola di grano duro attraverso le trafile. 
Napoli e Gragnano in particolare, con il suo microclima ideale fatto di vento, giusta umidità e sole, erano i terreni ideali per l’essicazione, fase più delicata e decisiva nella preparazione della pasta.
Nel Regno di Napoli tutti, dagli scugnizzi ai nobili, mangiavano pasta, seppur condita e preparata in modi diversi (è dei tempi l’appellativo “Mangiamaccheroni”), ed è ovvio che furono proprio gli abitanti del Regno di Napoli a dare alla produzione di pasta le svolte più importanti.
Fu per esempio un ingegnere di Ferdinando I a inventare l’”Uomo di Bronzo”, che si sostituiva ai piedi dei popolani nell’amalgamare l’impasto e che gettò le basi per i primi stabilimenti di pasta, che proprio a Gragnano assunsero per la prima volta una dimensione “industriale”. 
Gragnano, coi suoi Mulini e con le sue sorgenti di acqua dalle composizioni minerali perfette per realizzare l’impasto, con la sua leggendaria tradizione artigiana e quasi mistica legata alla produzione di pasta, con le sue strade in cui si camminava a fianco della pasta lunga lasciata ad essiccare, e i suoi tetti assolati in cui essiccava la pasta corta, divenne, celebrata da scrittori, poeti e storici, la “patria della pasta”. Ricostruita nella prima metà dell’’800 secondo la direzione del vento, accorgimento che la trasformò in una Città Essicatoio disegnata e vissuta in simbiosi con la pasta e morfologicamente ideale per lo sviluppo dei pastifici, Gragnano ha visto cambiare il suo territorio e le sue abitudini in base alle evoluzioni della produzione di pasta.
E insieme al territorio sono cambiate le professioni degli uomini e delle donne che hanno abitato e vissuto Gragnano. Quelli che una volta erano Impastatore e Impastapasta (il boss e il vice che seguivano tutte le fasi della produzione), quelli che si occupavano della gramula (Gramulista) e quelli che riempivano il torchio (Serrapressa), quelli che mettevano la pasta sulle canne tagliandola su misura (Spanditore) e quelli che due alla volta portavano 10 canne, 4 per mano e 1 su ogni spalla (Aizacanne), oggi sono ingegneri, operai specializzati, direttori di produzione. Ma nei loro gesti sono rimasti l’accortezza del Deputato, che assieme all’Impastatore curava le fasi dell’essicazione e la maestria del Tiracanna e dello Sfilatore, che levavano dalle canne la pasta essiccata mettendole a fasci da 5 kg. 
Sono rimaste la pazienza e la competenza nel verificare se la pasta è ancora nzellusa (umida) o è bona e man (pronta), ma soprattutto è rimasta una pasta che ha il gusto e la consistenza di 500 anni di esperienza e di esperienze.

16 commenti:

  1. Sembra molto buona questa pasta di Gragnano devo provarla, non la conoscevo, grazie delle info vado a vedere il sito per saperne di più!

    RispondiElimina
  2. non conoscevo questa pasta, ma vedo che propone tanti formati, domani guardo se la vendono nel mio supermercato di fiducia!

    RispondiElimina
  3. Questa pasta la compro spesso anch'io e mi trovo molto bene ,tiene bene la cottura.

    RispondiElimina
  4. In famiglia adoriamo la pasta ma non ho mai provato quella di questo brand !Mi devo rifare!

    RispondiElimina
  5. molto buona questa pasta,la compro anch'io quando la trovo in offerta

    RispondiElimina
  6. non l'ho mai provata questa pasta ma visto che viene da una zona dove la pasta è rinomata penso proprio che sarà ottima

    RispondiElimina
  7. Acquisto spesso la pasta GAROFALO e devo dire che è molto buona!

    RispondiElimina
  8. mai provata, faccio un giro al super!!!

    RispondiElimina
  9. non ci sono paragoni pasta garofalo per sempre la miglior ein assoluto mantiene la cottura in modo perfetto,vasta gamma

    RispondiElimina
  10. molto buona questa pasta la compro spesso anche io, deliziosa.

    RispondiElimina
  11. Una vera bontà questa pasta mi piace tantissisimo.

    RispondiElimina
  12. anche io compro sempre pasta Garofalo! adoro i suoi formati e la pasta mantiene sempre un ottimo stato di cottura!

    RispondiElimina
  13. La pasta Garofalo è una delle mie marche di pasta preferite!

    RispondiElimina
  14. Questo marchio di pasta è davvero buono e di qualità, lo acquisto sempre!

    RispondiElimina